di Daniele Bertè
Per una corretta ricostruzione delle partite la disposizione della damiera è fondamentale. Nella dama italiana con la denominazione di “cantone” si individua la casella 1 o la casella 32 ed è posizionato convenzionalmente a destra di ogni giocatore. Nella dama esistono priorità nella presa dei pezzi avversari. La prima regola sulle priorità di presa recita che “è obbligatorio catturare il maggior numero di pezzi in presa”. Nel diagramma il Bianco sfrutta la regola di presa maggioritaria per effettuare una combinazione conclusiva.
[White "Bianco"] [Black "Nero"] [Result "1-0"] [GameType "22"] [SetUp "1"] [FEN "W:W17,20,22,24,28,30:B3,6,9,11,15,19"] 1. 17-13! {il Nero sta attaccando la pedina bianca in 22, ma la precedente mossa del Bianco obbliga il Nero,suo malgrado, alla presa maggioritaria 9x27; il seguito è una distruzione a mosse forzate } 9x27 2. 30x7 03x12 3. 20x2 12-15 4. 28-23 1-0
Bianco muove e vince
Soluzione: 17-13!, il Nero sta attaccando la pedina bianca in 22, ma la precedente mossa del Bianco obbliga il Nero (suo malgrado) alla presa maggioritaria 9x27; il seguito è una distruzione a mosse forzate 30x7, 3x12; 20x2, 12-15; 28-23 B.V.
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di Livio Virtù
Cornelis Blankenaar, nato a Rotterdam il 14 dicembre 1876, morì a Soest il 24 marzo 1953.
Era figlio di Maria van Eck e di Jozef Blankenaar, (1834-1905), a cui è intitolato uno dei circoli damistici di Amsterdam Noi lo ricordiamo come damista; come il padre Jozef, contribuì a diffondere il gioco nei Paesi Bassi. I primi lavori di Cornelis furono pubblicati sulla rivista francese “Le jeu de dames”; infatti allora la Francia era egemone nel gioco (la rivista “Het Damspel” fu pubblicata solo dal 1906). Cornelis Balkenaar fu “di ingegno multiforme”. Aveva studiato all’Accademia di Belle Arti di Rotterdam e dipinse molti quadri, ma ne ha venduto relativamente pochi, perché era di famiglia agiata e viveva con la rendita del capitale di famiglia. Vari dipinti di Cornelius Blankenaar (il suo nome ufficiale) furono venduti al Museo Boymans di Beuningen - tra cui "River View with Houses". Fu anche sollevatore di pesi e lottatore, oltre che fortissimo giocatore di dama e diabolico finalista. Trascrivo qualche esempio dei suoi lavori, tratto da un articolo di Harm Wiersma su “De Telegraaf”, 28 febbraio 2015, “Het fenomeen Cornelis Blankenaar”.
Diagramma 1 - C. Blankenaar 1892 (all’età di 16 anni!)
[Event "Diagramma 1"] [Site ""] [White "Bianco"] [Black "Nero"] [Result "1-0"] [GameType "20"] [Round ""] [Date "1892"] [WhiteTime ""] [BlackTime ""] [WhiteUrl ""] [BlackUrl ""] [WhitePhotoUrl ""] [BlackPhotoUrl ""] [SetUp "1"] [FEN "W:WK29,K46,K49:BK4,31"] 1. 29-47 31-36 ({forzata: non può sacrificare } 1... 31-37 {e non può muovere la sua dama }) 2. 46-41 {importante mossa chiave } 4-15 3. 49-32 {o mosse equivalenti } 15-4 4. 41-37! 4-15 ({dopo } 4... 36-41 5. 47x36 4-15 {vince comunque seguendo il tema principale con } 6. 32-27 ... }) 5. 32-27 {la situazione-motivo vincente. Dopo la forzata } 36-41 6. 47x36, 15-47 {segue efficacemente } 7. 27-4 47-29 8. 37-42 29x47 9. 4-15 {con il confinamento vincente} 1-0
Diagramma 2 - C. Blankenaar. 1 gennaio 1897
[Event "Diagramma 2"] [Site ""] [White "Bianco"] [Black "Nero"] [Result "1-0"] [GameType "20"] [Round ""] [Date "1892"] [WhiteTime ""] [BlackTime ""] [WhiteUrl ""] [BlackUrl ""] [WhitePhotoUrl ""] [BlackPhotoUrl ""] [SetUp "1"] [FEN "W:WK26,K41,K42:BK3,35"] 1. 42-33 {minaccia 33-17 } 3-25 ({dopo } 1... 3-9 2. 41-36! {e il nero non ha più caselle sicure: se 9-14o25 segue 41-9 25o14x3 33-17 + }) 2. 26-48! 25-3 {forzata dalla minaccia di tiro 48-30 } 3. 41-28! 3-12 ({su } 3... 3-21 {segue } 4. 33-15! {e il nero non può più scappare}) ({, mentre su } 3... 3-26 4. 48-25! 26-3 {[anche su 26-21 segue 33-15] } 5. 33-15! {e la rete si chiude }) 4. 28-6 12-26 {il bianco minaccia con 48-34! e 6-1!; e se 12-21 5. 33-15 21-26 6. 33-28 } 5. 48-25 26-3 6. 33-20 3-12 ({su } 6... 3-21 7. 20-15! 21-3 8. 6-28 {con vittoria }) 7. 6-1 {e il nero non ha più spazio libero} 1-0
Diagramma 3 - C. Blankenaar 1909
[Event "Diagramma 3"] [Site ""] [White "Bianco"] [Black "Nero"] [Result "1-0"] [GameType "20"] [Round ""] [Date "1892"] [WhiteTime ""] [BlackTime ""] [WhiteUrl ""] [BlackUrl ""] [WhitePhotoUrl ""] [BlackPhotoUrl ""] [SetUp "1"] [FEN "W:WK11,K17,K22:B23,K30"] 1. 11-16 {adesso il nero non può restare all’aria per il tiro con 22-28 o con 22-18 e non può sacrificare la pedina; fugge a sponda o sulla seconda o sulla terza cornice, 4 varianti: } 30-48 {(terza cornice) (I)} 2. 17-26 48-25 {(II) } 3. 22-31 25-3 4. 16-11 {e il nero non ha più vie di fuga. } {(I)1 (terza cornice) se 1... 30-35 allora 2. 17-21 35-2 3.22-11 + (I)2 (seconda cornice) se 1... 30-25 2. 22-27 25-3 3. 17-26 3-25 4. 27-31 25-3 5. 16-11 o 16-21 23-28 a.l e cambio con 31-9 e db --> 17 + (I)3 (seconda cornice) se 1... 30-2 2. 17-21 23-28 3. 22x44! e se la dama nera va all’aria, ad es. 2-19 allora segue il sacrificio 21-8 19x2 e il confinamento 44-35! (II)1 se 23-28 3. 22x33! e cambio forzato (II)2 se 23-29 3. 22-31! e tiro forzato}
Quale morale trarre da questi esempi? Se l’avversario ha tre pezzi e tu hai due pedine, prima o dopo aver damato, ma comunque al più presto, sacrifica la seconda pedina per evitare che giochi per il nemico!
di Daniele Bertè
L’accattivante semplicità delle regole e la facile reperibilità degli strumenti di gioco (damiera e pedine) hanno reso la dama il gioco più conosciuto a livello amatoriale. Un’indagine Doxa di qualche anno fa stimava che in Italia vi fossero 23 milioni di praticanti occasionali. Per contro, l’elevatissimo numero di combinazioni (si parla di numeri con 19 zeri!) consente di modulare sforzi e gradi di approfondimento sempre crescenti, scoprendo scenari nuovi e, talvolta, sorprendenti. Per chi avesse la curiosità di misurare le proprie capacità logico-analitiche con un’attività ludica, la dama potrebbe riservare inaspettate soddisfazioni.
La pratica del gioco comprende convenzioni e regole. La “numerazione della damiera” è la convenzione indispensabile per la trascrizione di posizioni e partite: ogni casella di gioco è virtualmente numerata, come si evince anche dal diagramma seguente, ed ogni mossa è individuata segnando la casella di partenza e quella di arrivo. Fra le “regole” quella più ostica ai neofiti, ma fondamentale, è l’obbligatorietà della presa: in base ad essa, dalla posizione riportata sul diagramma, nasce una combinazione risolutrice in cui il bianco, con una sequenza obbligata, vince eliminando tutti i pezzi.
[White "Bianco"] [Black "Nero"] [Result "1-0"] [GameType "22"] [SetUp "1"] [FEN "W:W18,19,22,27,31:B3,10,11,12,20"] 1. 18-14 11x18 2. 22x6 3x10 3. 19-14 10x19 4. 27-23 19x28 5. 31x8 1-0
di Livio Virtù
Auke Scholma (nato a Opeinde il 26 agosto 1956) è un Grande Maestro Internazionale olandese; nato e cresciuto in Frisia, ora vive nella provincia di Groningen.
Nel 1995 ha vinto il campionato dei Paesi Bassi, che si disputò nella città di Stadskanaal, capoluogo della provincia di Groningen. Scholma terminò con 6 vittorie, 6 pareggi e una sconfitta. Fece scalpore la sua eccezionale vittoria combinatoria, ottenuta con un inaspettato tiro, contro Arjen van Leeuwen (il leggendario tiro di Stadskanaal).
Il 9 aprile 1995, al secondo turno, la situazione era quella rappresentata nel diagramma. Scholma aveva il bianco.
[Event "Campionato dei Paesi Bassi 1995"] [Site "Stadskanaal, Netherlands"] [White "Scholma"] [Black "van Leeuwen"] [Result "1-0"] [GameType "20"] [Round ""] [Date "1995.04.09"] [WhiteTime ""] [BlackTime ""] [WhiteUrl ""] [BlackUrl ""] [WhitePhotoUrl ""] [BlackPhotoUrl ""] [SetUp "1"] [FEN "B:W25,28,31,32,33,34,35,38,39,42,45,48:B3,8,9,13,14,15,16,17,18,19,21,24"] 31. 18-22 32. 34-29 8-12 ({Il nero, accorgendosi del tiro, invece che 8-12 avrebbe potuto giocare ad esempio: } 32... 21-26 33. 29x20 15x24 34. 32-27 26x37 35. 42x31 16-21 36.27x16 24-29 37. 33x24 22x44 38. 45-40 19x30 39. 40x49 30-34 {con gioco non facile ma probabilmente pari}) 33. 29x20 15x24 34. 31-27 22x31 35. 28-23 19x37 36. 38-32 37x28 37. 33x11 16x7 38. 35-30 24x35 39. 45-40 35x33 40. 42-38 33x42 41. 48x10 {Il Nero ha abbandonato. Vince il Bianco} 1-0
Il suo avversario aveva giocato 31 ... 18-22? con l’evidente intento di attaccare l’ala sinistra del bianco. Scholma lo ha messo sotto pressione con 32. 34-29! Sembrava un errore plateale. Il suo avversario giocò 32 … 8-12? 33. 29x20 15x24: a questo punto il bianco sembrava esposto contemporaneamente a due semplici tiretti, da una parte con 21-27 dall’altra con 24-29, non parabili contemporaneamente. Ma il bianco aveva evidentemente già tenuto conto di tutto questo: infatti Scholma continuò subito con il tiro 34. 31-27 22x31 35. 28-23 19x37 36. 38-32 37x28 37. 33x11 16x7 38. 35-30 24x35 39. 45-40 35x33 40. 42-38 33x42 41. 48x10. Van Leeuwen pensò per alcuni minuti e quindi abbandonò senza giocare.
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