di Daniele Bertè
L’accattivante semplicità delle regole e la facile reperibilità degli strumenti di gioco (damiera e pedine) hanno reso la dama il gioco più conosciuto a livello amatoriale. Un’indagine Doxa di qualche anno fa stimava che in Italia vi fossero 23 milioni di praticanti occasionali. Per contro, l’elevatissimo numero di combinazioni (si parla di numeri con 19 zeri!) consente di modulare sforzi e gradi di approfondimento sempre crescenti, scoprendo scenari nuovi e, talvolta, sorprendenti. Per chi avesse la curiosità di misurare le proprie capacità logico-analitiche con un’attività ludica, la dama potrebbe riservare inaspettate soddisfazioni.
La pratica del gioco comprende convenzioni e regole. La “numerazione della damiera” è la convenzione indispensabile per la trascrizione di posizioni e partite: ogni casella di gioco è virtualmente numerata, come si evince anche dal diagramma seguente, ed ogni mossa è individuata segnando la casella di partenza e quella di arrivo. Fra le “regole” quella più ostica ai neofiti, ma fondamentale, è l’obbligatorietà della presa: in base ad essa, dalla posizione riportata sul diagramma, nasce una combinazione risolutrice in cui il bianco, con una sequenza obbligata, vince eliminando tutti i pezzi.
[White "Bianco"] [Black "Nero"] [Result "1-0"] [GameType "22"] [SetUp "1"] [FEN "W:W18,19,22,27,31:B3,10,11,12,20"] 1. 18-14 11x18 2. 22x6 3x10 3. 19-14 10x19 4. 27-23 19x28 5. 31x8 1-0
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December 2019
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